Friday, July 15, 2005

IL COWBOY CINESE (seconda e ultima parte)

Malgrado le accuse (benriposte) di onnipotenza che mi attanaglierebbe vi informo che la mia descrizione in abbondante 3 persona era fatta giusto per dare un'idea quasi visiva di me come personaggio, capisco che possa inorridirvi ma in fondo siete miei amici percio' passtemi pure questa.

BROKEN HILL
Ci arriviamo verso le 10 di domenica dopo aver bevuto una terribile brodaglia chiamato caffe' in una stazione rifornimento camionisti.
Broken hill e' nata perche' c'erano le miniere, infatti al centro del paese si vede un gigantesco cumulo di detriti e l'ingresso della fu-miniera.
Ora, in sostanza, a broken hill la miniera non funziona e non c'e' un cazzo da vedere.
Non proprio, ci sono 6 strade a reticolo con la principale che sembra un set di un film di sergio Leone. Comunque,
Camminando a centro strada, verso la torre, negozi chiusi, Cioni, cappello in testa e occhiale scuro, e' diventato per tutti un personaggio divertentissimo quasi come il magoozzoni: il cowboy cinese (ma questa e' un'altra storia e verra' raccontata un'altra volta...).
Il tempo di provare il bagno dell'albergo principale del luogo (dove hanno girato la principessa del deserto), sapere che le visite guidate nei siti aborigeni non si facevano perche' ha piovuto (succede 1 o 2 volte all'anno...) e andiamo a Silverton.
Un altro po' di outback mentre axel e marghe tubano e vediamo la citta' da dove si estraeva l'argento, un po' di tempo fa ci hanno girato mad max, ma, soprattutto, ora e' sede dei maggiori artisti australiani. Sulla magnifica LOnely planet ci dicono che gli artisti colpiti dai magnifici colori dell'outback di Silverton\ broken hill, non hanno potuto far altro che risiedervi. Facciamo il giro dei loro atelier, tra panorami veramente belli (e qui la guida ha ragione), osserviamo le loro cose (io non ci capisco niente, magari, ma non mi viene da chiamarle in altro modo) e scappiamo da un freddo gelido e dalle loro creazioni per tornarcene in mezzo al niente australiano che e' veramente la cosa piu' artistica.
Decidiamo di dormire a wentworth, qui ceniamo pure. Le premesse non sono buone, il solito paesetto di qualche migliaio di abitanti lontano almeno 300 km dalla casa piu' vicina. Alle 8 tutto chiuso a p[arte l'IRC. In australia vanno moltissimo i club, tutti sono soci di un club, i turisti posso fare la tessera a gratis per un giorno e godere di prezzi migliori che altrove per bersi una birra o mangiare, l'importante e' avere un documento e levarsi il cappello(non so perche', comunque). Qusto IRC era straordinario, c'era tutto il paese. Una sala ballo con coppiette 50enni che ballavano celtiche danze medievali. L'orchestra era formata da un baffone che suonava la chitarra elettrica e cantava. Chi non ballava beveva birra o giocava alle slot machines. Meraviglioso, soprattutto per la cena a base di agnello a dieci dollari e i per i bagni gratis.
Ci svegliamo, vediamo il deserto con dune di sabbia a un centinaio di km dal nostro IRC e ci addentriamo nel mungo national park. Li' vediamo le china walls (montagne fatte di argilla) centinaia di km di spazi aperti e strade sterrate rosso acceso. Vediamo canguri rossi e grigi, emu, uccelli mai visti, noi puzziamo tantissimo, ormai.
Margherita propone di sfruttare la doccia del centro visitatori. Per convicere axel e cioni impigriti ed ebbri del loro fetore ci tira addosso palle di argilla dissipando in piccola parte il patrimonio del china's wall.
Ci laviamo, dopo aver rischiato di rimanere incagliati in macchina milioni di volte sullo sterrato e arriviamo a Mildura. Compriamo frutta fresca nei baracchini beviamo 8 tipi di birra in una brew factory e siamo felici.
Il giorno dopo attraversiamo le blue muntains e siamo a casa.
La macchina e' uno schifo mi costa 50$ per lavarla e probabilmente una denuncia per falsa testimonianza (oltre che la caparra).
Io pero' sono stato a broken hill e ho visto il cowboy cinese

basi
PS: ho scoperto che per loro il Cup-puccino e la versione ridotta del Mug-guccino. Se volete un caffelatte con la schiuma in una ciotola provate il Mugguccino. Ah Il moka cafe' ha la panna.