Wednesday, July 13, 2005

IL COWBOY CINESE (prima parte)


Questa sera ho mangiato delle mele tagliate a cubetti provenienti dale blue muntains e nella forma da un idea combinata Cioni-Axel, curioso come basti non togliere la buccia per conferire una consistenza sorprendente. Alle mele abbiamo aggiunto della cannella in polvere presa probabilmente in qualche seven eleven, un topping di miele sempre delle blue muntains e delle splendide noci fresche di Mildura (Victoria State). Un elegante chiusura di pasto.
Anche un po’ di casa, dopo 4 giorni da vagabondi.
2986 km in 3 giorni dormendo in macchina e respirando polvere dell’outback
.

In ordine:
E’ Sabato pomeriggio, Cioni ritira la macchina in William street da Water’s Bay,
cioe’, per essere precisi, all’inizio la macchina non c’e’ perche’ Cioni arriva in ritardo e loro hanno i suoi 30 minuti di scusa per darla via. Non si sa come, ne arriva un’altra.
E’ una corolla ascent e non sedan come pattuito, ma Cioni non si formalizza.
Si formalizza certamente di piu’ quando al massimo 20 minuti dopo gli rifa’ la fiancata sinistra lucidando un bus di linea.
Vacillo, lo ammetto, ma non mi perdo d’animo, trovo la forza per arrivare ad una soluzione amichevole con il conducente che mi lascia andar via senza fare denuncia (testimoni affermano che l’autista non avrebbe acconsentito se non mi fossi gettato ai suoi piedi mischiando pieta’ cristiana e mimica australiana cioe’ piangendo mentre facevo il koala aggrappato alle sue gambe), carico i bagagli che axel e marghe avevano preparato (non le cartine dell’australia quelle mi parevano poco importanti...)faccio i miei e li vado a prendere in Hyde park.
E’ sabato notte, Cioni raccoglie axel e marghe in Oxford street dopo essersi perso 76 volte e aver conosciuto nuove forme di tic nervosi a lui sconosciuti.
Guida axel che si lamenta dei compagni di corso pasticceri.
Marghe ascolta perche’ e’ stanca e ha fatto l’esame dell’Ielts.
Cioni pensa alle strisce blu sulla fiancata sinistra della corolla.
Si va verso Broken Hill.
Mangiamo ad Orange, fa freddo, piove e ordiniamo granchio in un ristorante thailandese.
Axel protesta che siamo gia’ a 300 km da sydney (e dal mare). Cioni spera che i thailandesi australiani siano piu’ affidabili dei nepalesi di Kathmandu.
I granchi erano buoni e l’unico che sta male e’ axel che ha il raffreddore.
Dormiamo a nyngam. Fa un frddo becco.
Axel con il raffreddore non riesce a dormire, guida ancora e ci porta a fare colazione nell’alba di Cobar.
Scopro l’outback, la terra e’ rossa, lo spazio sconfinato.
Scopro anche gli Aussie, quelli veri, dell’entroterra. Mangiano spaghetti in scatola a colazione. Per non essere da meno ordino un classico eggs and bacon. Me ne portano tre porzioni in un piatto, capisco che e’ per uno, ce la faccio e li finisco, dormiro’ poi in macchina. Axel e Marghe tengono una linea salutistica, ordinano pane tostato e jam.
Guido io, vediamo il primo canguro,
e’ morto, steso sul bordo della strada,
temo sia un brutto presagio, mi tocco le palle e insulto un po’ axel per esorcizzare la cosa.
Marghe vede una volpe rossa, io no, mi domando quale rito scaramantico abbia fatto lei.
Vediamo un cangurotto saltellarci affianco, mi tranquillizzo, evidentemente insultare axel fa sempre bene.