Monday, July 25, 2005

G'DAY AUSTRALIA

Signori me ne sto andando,
sono in aeroporto, l'aereo e' in ritardo e allora saluto la terra che mi ha ospitato per tre belle settimane alla maniera australiana.
Prima di tutto vorrei segnalare il sabato sera, tuttavia, io e axel due bei marpioni, prima al pub a tifare australia (perso col sud africa...) poi a locali. Belli sbronzi visto che non ci lasciavano entrare a kingscross (axel aveva lasciato a casa l'id), siamo andati a Oxford street a vedere i locali piu' alternativi di Sydney. Ho scoperto che sydney e' la citta' piu' gay dopo san francisco, ragazzi pensavo di essere di ampie vedute ma vedere pomiciare due ragazzini di 15 anni e' dura. E' ancora piu' dura avere qualche mandorlone con gli shorts che ti si struscia dietro. Comunque, e' andata, Tommy Axel ti ci porta pure a te e anche TEto direi.
Poi domenica cenone di pesce comprato alfish market, spettacolo!

Allora dicevamo
G'DAY AUSTRALIA per la terra rossa dell'outback, i koala,i canguri, gli alberi, la barriera corallina, le culture che si mischiano, per sydney che e' una metropoli ma sempra una cittadina, per lo sport, la birra ghiacciata che ti congestiona ma non si scalda mai, per il surf ma non per i surfers, per il mugguccino, per l'eggs and bacon, per le bistecche a 5 dollari, per le bistecche da 5 dollari che la sera ogni tanto costano 20, per gli autobus cui vado allegramente addosso, per lo slang raidon, nouorriess ma soprattutto per ax e marghe che spero stiano alla grande!

un baso

Friday, July 22, 2005

JELLY WRESTLING

Innanzitutto Urra' per Pinto che sento si e' laureato e ha pagato un dazio che si confa' alla stazza (a quanto mi dicono).
Stefano D'andrea mi fa riflettere su temi che mi toccano nel profondo, voglio prendermi un po' di tempo per pensarci. Intanto gli pongo due questioni interessanti. La prima (quella piu' fiacca lo ammetto ma che gradira' comunque):
se vuoi fare diving qui nella barriera corallina devi sapere che il pericolo maggiore sono le meduse (stinger) non gli squali, quest'ultimi nella barriera essendoci molto pesce non hanno mai attaccato l'uomo mentre le jelly fish se ti pungono ti friggono. Ora, dopo aver scampato il pericolo, pur sapendo che non e' stagione di meduse e avendo indossato adeguata tuta protettiva ho letto su un volantino che sara' presto disponibile un unguento capace di tenerle alla larga. Questo unguento, di cui assolutamente ignoro il funzionamento (non pensavo le meduse si muovessero, come cacchio fanno a starti alla larga non lo so) e' stato inventato in Francia, li' e' gia' commercializzato e sara' disponibile l'anno prossimo in Australia. Ora, ma perche i francesi si filano le meduse?
Seconda: Parlando con due veri Aussi in una galleriua d'arte a Sydney (dove lavora Margherita), lo so la situazione e' grottesca, vedere due veri australiani(+ un italiano) con bottiglia di birra VB in mano in mezzo ai quadri(pure belli in quest'occasione) e' strano, ho compreso, ed e' questa caro stefano la questione che ti stimolera' nuove e importanti riflessioni, come sia veramente inconcepibile il fatto che uno degli attentatori londinesi avesse giocato a Cricket.

A tala dico di aspettare per l'appartemento. Le brasiliane nude potrebbero non intonarsi a dovere con l'arredamento. Devo verificare di persona.

A tutti gli interisti: quest'anno vinciamo tutto con Recoba capocannoniere

JELLYWRESTLING
Ieri sera ci siamo trovati al pub noi reduci della uscita in barca.
Il locale organizzava una competizione di lotta su schiuma tra donne, la vincente portava a casa 500 dollaroni.
Giunti alla nesima birra (colpa del mix scozzese\australiano, cacchio quanto bevono) abbiamo pompato per bene la nostra punta di diamante Morgan, Giovane ventenne canadese, con due spalle come le mie e mascellone da bulldog.
Grandissima si e' gettata nella mischia, ma,
abbiamo perso in semifinale.
Ha trovato un'americana grossa come lei ma piu' cattiva. (comunque la lotta consisteva nello sfilare all'avversario il numero maggiore di braccialetti portati alle braccia e alle gambe).
La cosa bella e' che hanno partecipato in tante senza alcun problema, belle, brutte, grandi e piccole, tutte quelle per cui tifavo hanno perso, a parte una canadese che ha battuto l'antipaticissima americana in finale. Mi sono a tratti entusiasmato per un'irlandese che contro ogni legge della fisica si e' portata in semifinale pur pesando 30 kili da bagnata.
Nel frattempo ho bevuto queste duecento birre con Kewell lo scozzese facendo tutta la conversazione che mi era possibile: capivo esclusivamente la prima e l'ultima parola che pronunciava. Il resto solo immaginazione.
Stamattina ragazzi mi sembra di essere ancora in barca non so se sia la birra o i 4 giorni sulla Pegasus. Penso la prima
ora vedo che c'e' da fare andro' a leggere in spiaggia ma c'e' un venticello un po' cosi'

Basi

Thursday, July 21, 2005

DADDY CIONI

Grazie a tutti ragazzi per gli auguri, me li ero chiamati abbondantemente ma insomma bravi, trent'anni ragazzi, festeggiati con una mangiata il 17 notte in un ristorante giapponese in compagnia di Axel, Marghe, Hans un giovane mezzo messicano e mezzo tedesco, cristian (un gay)e Alberto un ragazzo da belluno.
Poi via come vi ho detto e partenza per crocera alle whitsunday island. Previsto sub e snorkling. Siamo a bordo della Pegasus, l'equipaggio e' composto dallo skipper (che ha una faccia che potrebbe calzare con quella di un pilota di aeroplano, quindi sono tranquillo), Joe, l'istruttore di sub (lo vedrei meglio come chitarrista di una rock band)Ben che cucina (mi pare il tipo simpatico che tichiede una cicca 200 volte al bottegon, quindi aspettative basse) e un mozzo di cui ignoro il nome ma mi pare effettivamente un mozzo.
I turisti 20, io ero il piu' vecchio Arnie un giovane teutonico, infatti mi chiamava daddy. E' la prima volta che sono il piuu' vecchio di una brigata ragazzi che strano!
poi c'era una coppia di coreani (che mi hanno oferto una birra subito,per questo li cito per primi), due francesi proprio francesi, due tasmane, tre canadesi, una coppia di olandesi, un'altra francese, una coppia di scozzesi e uina di inglesi, un'americana veramente americana come la barbie, insomma un po' di tutto.
I giovani partono subito in quarta appena partiti, birre a manetta, poi... mare grosso e meta' a sboccare.
Per il resto tutto bello anche l'immersione e lo snorkling, ben faceva pure da mangiare bene.
Ci siamo presi anche la pioggia ma si faceva un discreto casino, percio' e' passata anche quella con allegria.
Bella la barriera corallina, merita e un giro cosi' sembra di andare in gita delle superiori, L'ultima sera non e' mancato giochino per bere, a meta' tra la bottiglia e il postino, con bacio lesbo tra le tasmane finale. Che dire tutto il mondo e' paese.
Adesso aspetto un giorno e me ne torno e Sydney

30 bacioni
ps: Stefano shanty 55, secondo me ti diverti proprio qui, specie se ti noleggi un camperino o una macchian puoi fare benissimo. Bello il mare, la barriera corallina e l'outback. Tramite internet puoi prendere anche voli interni per spostarti piu' in fretta a pochi dollari, gli australianoi ti staranno simpatici.

Monday, July 18, 2005

IL RE DEL SURF

Se sei a Bondi beach, Australia, hai visto un mercoledi' da leoni, point break e hai un amico come axel naujoks non puoi non fare surf. Allora ho deciso che non faro' surf(tanto per accontentare talamini e S.D'andrea che mi vuole in pasto agli squali) ma saro' il re del surf.
Primo tentativo:
Muta lunga, temperatura dell'aria 20 gradi, dell'acqua 17. Onde lunghe alte direi un metro e mezzo due, mi dicono: l'ideale per cominciare.
Mi butto in acqua.
scopro con piacere che solo stare pancia sopra ad una tavola (affittata) che assomiglia ad una porta d'armadio presenta delle difficolta'.
comincio a padellare (gergo tecnico) per andare a largo.
Capisco che le prime difficolta' di equlibrio si moltiplicano appena trasformo il mio gesto da statico in dinamico.
Sostanzialmente, Sembro e mi sento una tartaruga appoggiata pancia all'aria sul guscio.
15minuti per riuscire ad arrivare al largo. Sono sfinito.
Adesso aspetto la mia onda.
Le prime 20 le perdo.
troppo presto o troppo tardi.
Troppo presto non e' male aspetti solo quella dopo.
Troppo tardi si', capisci cosa vuol dire essere un asciugamano in lavatrice
Non demordo, vedo bambini e persone cinquantenni (oltre ai fighi biondi con gli occhi azzurri che non conto ma mi stanno tremendamente sulle palle) che in due minuti escono senza sforzo e si divertono come pazzi.
Non sento le braccia non so se e' la fatica o l'ipotermia....(continua)
Ho finito i soldi sono in areoporto e parto per le whitsunday coast
E" il mio compleanno

ciao

Riprendo da Airlie's beach, ho appena prenotato una visita alla barriera corallina in barca che mi fara diventare sub come alfio oltre che sicuramente piu' povero. Partiro' questa sera. Finalmente fa caldo come in estate. E' sempre il mio compleanno.

(riprende)
... provo a stare seduto sulla tavola per guardare le onde in arrivo chiaccherare come fanno tutti i surfisti in acqua al largo e riprendere fiato.
Per me e' piu' faticoso che starci disteso sopra, mi sembra di essere al tagada'
Preferisco non vedere le onde in arrivo (tanto il mio sesto senso da re del surf mi aiutera') e riposarmi un po' aspettando il momento giusto.
C'e' agitazione, ne sta arrivando una buona, la prendo, mi sentro trasportare verso l'alto, contento di AVERLA PRESA, mi dimentico di alzarmi (pazienza tanto ormai ho capito le prossime le prendo tutte)
Passa mezz'ora e una trentina di onde buone.
Prendo la onda numero 2, e' bella grossa, mi alza di brutto, mi rendo conto che sono troppo sulla punta della tavola, e' tardi, comincia la picchiata, la tavola si impianta perpendicolare alla superficie dell'acqua, vinco il primo effetto catapulta rimanendo ben saldo al mio mezzo, era meglio perderlo, subisco un placcaggio da johna lomu.
Axel lo vede in diretta, sta ancora ridendo, anche i pesci, sicuro.
Terza e ultima onda della giornata dopo altre 20: la prendo, mi alzo su un piede l'altro quasi, mezzo secondo MA CI SONO!.
passano altre onde, le braccia non si muovono piu', per nuotare fuori dalla tavola uso solo le mani, non sono una foca, meglio uscire.
2 ore, 3 onde tanta fatica, tanto freddo
SECONDO TENTATIVO:
Axel deve andare al corso, mi propone surfata mattutina, accetto mi sembra possa fare di me un vero surfista.
ci alziamo alle sei.
Mangio solo mezza fetta di pane che mi si riproporra' a lungo....
temperatura dell'aria 7 gradi dell'acqua sui 15, ho la muta corta. ho veramente freddo ancora prima di cominciare, ma oggi ce la faro'.
Onde altine direi 2,5 mt 3. La vedo brutta.
E' piu' brutta del previsto.
Ho la tavola lunfga ed e' difficile uscire col mare cosi'
lotto per 30 minuti, prendo schiaffoni.
Ogni volta in cui penso ce l'ho fatta sono a largo, arriva un'onda piu' alta che spacca prima e mi riporta rovinosamente a riva. Il freddo non lo sento poi molto, sono concentrato sul pane che si ripropone e a padelLare come un pazzo.
Fortunatamente mi si spacca il filo che mi lega alla tavola, devo uscire a sistemarlo.
Sento che i piedi a contatto con la sabbia bruciano, cacchio non li ho mai sentiti cosi' ghiacciati, decido che e' abbastanza, saluto axel, abbacchiato torno a casa prima di lui a fare una doccia calda.
Incrocio un vecchietto, ha la muta corta e la tavola lunga, si tuffa in acqua, esce in mezzo minuto e prende la prima onda che passa.
Il re del surf non si abbatte, QUEL VECCHIACCIO avra' utilizzato qualche stupido trucco.
TERZO TENTATIVO:
Mare buono, onde 2 metri 15 gradi fuori e dentro, muta corta.
Riesco ad uscire, ci metto un po' ma ce la faccio.
il mio equilibrio migliora, riesco a stare seduto senza fare troppa fatica.
tuttavia,
non prendo un cazzo di onda.
Ho freddo vado a casa.
Magari ci riprovo domenica o a.... punta sabbioni

CIAO









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Friday, July 15, 2005

IL COWBOY CINESE (seconda e ultima parte)

Malgrado le accuse (benriposte) di onnipotenza che mi attanaglierebbe vi informo che la mia descrizione in abbondante 3 persona era fatta giusto per dare un'idea quasi visiva di me come personaggio, capisco che possa inorridirvi ma in fondo siete miei amici percio' passtemi pure questa.

BROKEN HILL
Ci arriviamo verso le 10 di domenica dopo aver bevuto una terribile brodaglia chiamato caffe' in una stazione rifornimento camionisti.
Broken hill e' nata perche' c'erano le miniere, infatti al centro del paese si vede un gigantesco cumulo di detriti e l'ingresso della fu-miniera.
Ora, in sostanza, a broken hill la miniera non funziona e non c'e' un cazzo da vedere.
Non proprio, ci sono 6 strade a reticolo con la principale che sembra un set di un film di sergio Leone. Comunque,
Camminando a centro strada, verso la torre, negozi chiusi, Cioni, cappello in testa e occhiale scuro, e' diventato per tutti un personaggio divertentissimo quasi come il magoozzoni: il cowboy cinese (ma questa e' un'altra storia e verra' raccontata un'altra volta...).
Il tempo di provare il bagno dell'albergo principale del luogo (dove hanno girato la principessa del deserto), sapere che le visite guidate nei siti aborigeni non si facevano perche' ha piovuto (succede 1 o 2 volte all'anno...) e andiamo a Silverton.
Un altro po' di outback mentre axel e marghe tubano e vediamo la citta' da dove si estraeva l'argento, un po' di tempo fa ci hanno girato mad max, ma, soprattutto, ora e' sede dei maggiori artisti australiani. Sulla magnifica LOnely planet ci dicono che gli artisti colpiti dai magnifici colori dell'outback di Silverton\ broken hill, non hanno potuto far altro che risiedervi. Facciamo il giro dei loro atelier, tra panorami veramente belli (e qui la guida ha ragione), osserviamo le loro cose (io non ci capisco niente, magari, ma non mi viene da chiamarle in altro modo) e scappiamo da un freddo gelido e dalle loro creazioni per tornarcene in mezzo al niente australiano che e' veramente la cosa piu' artistica.
Decidiamo di dormire a wentworth, qui ceniamo pure. Le premesse non sono buone, il solito paesetto di qualche migliaio di abitanti lontano almeno 300 km dalla casa piu' vicina. Alle 8 tutto chiuso a p[arte l'IRC. In australia vanno moltissimo i club, tutti sono soci di un club, i turisti posso fare la tessera a gratis per un giorno e godere di prezzi migliori che altrove per bersi una birra o mangiare, l'importante e' avere un documento e levarsi il cappello(non so perche', comunque). Qusto IRC era straordinario, c'era tutto il paese. Una sala ballo con coppiette 50enni che ballavano celtiche danze medievali. L'orchestra era formata da un baffone che suonava la chitarra elettrica e cantava. Chi non ballava beveva birra o giocava alle slot machines. Meraviglioso, soprattutto per la cena a base di agnello a dieci dollari e i per i bagni gratis.
Ci svegliamo, vediamo il deserto con dune di sabbia a un centinaio di km dal nostro IRC e ci addentriamo nel mungo national park. Li' vediamo le china walls (montagne fatte di argilla) centinaia di km di spazi aperti e strade sterrate rosso acceso. Vediamo canguri rossi e grigi, emu, uccelli mai visti, noi puzziamo tantissimo, ormai.
Margherita propone di sfruttare la doccia del centro visitatori. Per convicere axel e cioni impigriti ed ebbri del loro fetore ci tira addosso palle di argilla dissipando in piccola parte il patrimonio del china's wall.
Ci laviamo, dopo aver rischiato di rimanere incagliati in macchina milioni di volte sullo sterrato e arriviamo a Mildura. Compriamo frutta fresca nei baracchini beviamo 8 tipi di birra in una brew factory e siamo felici.
Il giorno dopo attraversiamo le blue muntains e siamo a casa.
La macchina e' uno schifo mi costa 50$ per lavarla e probabilmente una denuncia per falsa testimonianza (oltre che la caparra).
Io pero' sono stato a broken hill e ho visto il cowboy cinese

basi
PS: ho scoperto che per loro il Cup-puccino e la versione ridotta del Mug-guccino. Se volete un caffelatte con la schiuma in una ciotola provate il Mugguccino. Ah Il moka cafe' ha la panna.

Wednesday, July 13, 2005

IL COWBOY CINESE (prima parte)


Questa sera ho mangiato delle mele tagliate a cubetti provenienti dale blue muntains e nella forma da un idea combinata Cioni-Axel, curioso come basti non togliere la buccia per conferire una consistenza sorprendente. Alle mele abbiamo aggiunto della cannella in polvere presa probabilmente in qualche seven eleven, un topping di miele sempre delle blue muntains e delle splendide noci fresche di Mildura (Victoria State). Un elegante chiusura di pasto.
Anche un po’ di casa, dopo 4 giorni da vagabondi.
2986 km in 3 giorni dormendo in macchina e respirando polvere dell’outback
.

In ordine:
E’ Sabato pomeriggio, Cioni ritira la macchina in William street da Water’s Bay,
cioe’, per essere precisi, all’inizio la macchina non c’e’ perche’ Cioni arriva in ritardo e loro hanno i suoi 30 minuti di scusa per darla via. Non si sa come, ne arriva un’altra.
E’ una corolla ascent e non sedan come pattuito, ma Cioni non si formalizza.
Si formalizza certamente di piu’ quando al massimo 20 minuti dopo gli rifa’ la fiancata sinistra lucidando un bus di linea.
Vacillo, lo ammetto, ma non mi perdo d’animo, trovo la forza per arrivare ad una soluzione amichevole con il conducente che mi lascia andar via senza fare denuncia (testimoni affermano che l’autista non avrebbe acconsentito se non mi fossi gettato ai suoi piedi mischiando pieta’ cristiana e mimica australiana cioe’ piangendo mentre facevo il koala aggrappato alle sue gambe), carico i bagagli che axel e marghe avevano preparato (non le cartine dell’australia quelle mi parevano poco importanti...)faccio i miei e li vado a prendere in Hyde park.
E’ sabato notte, Cioni raccoglie axel e marghe in Oxford street dopo essersi perso 76 volte e aver conosciuto nuove forme di tic nervosi a lui sconosciuti.
Guida axel che si lamenta dei compagni di corso pasticceri.
Marghe ascolta perche’ e’ stanca e ha fatto l’esame dell’Ielts.
Cioni pensa alle strisce blu sulla fiancata sinistra della corolla.
Si va verso Broken Hill.
Mangiamo ad Orange, fa freddo, piove e ordiniamo granchio in un ristorante thailandese.
Axel protesta che siamo gia’ a 300 km da sydney (e dal mare). Cioni spera che i thailandesi australiani siano piu’ affidabili dei nepalesi di Kathmandu.
I granchi erano buoni e l’unico che sta male e’ axel che ha il raffreddore.
Dormiamo a nyngam. Fa un frddo becco.
Axel con il raffreddore non riesce a dormire, guida ancora e ci porta a fare colazione nell’alba di Cobar.
Scopro l’outback, la terra e’ rossa, lo spazio sconfinato.
Scopro anche gli Aussie, quelli veri, dell’entroterra. Mangiano spaghetti in scatola a colazione. Per non essere da meno ordino un classico eggs and bacon. Me ne portano tre porzioni in un piatto, capisco che e’ per uno, ce la faccio e li finisco, dormiro’ poi in macchina. Axel e Marghe tengono una linea salutistica, ordinano pane tostato e jam.
Guido io, vediamo il primo canguro,
e’ morto, steso sul bordo della strada,
temo sia un brutto presagio, mi tocco le palle e insulto un po’ axel per esorcizzare la cosa.
Marghe vede una volpe rossa, io no, mi domando quale rito scaramantico abbia fatto lei.
Vediamo un cangurotto saltellarci affianco, mi tranquillizzo, evidentemente insultare axel fa sempre bene.

Saturday, July 09, 2005

CERTEZZE DELLA VITA VERSO BROKEN HILL

CERTEZZE IN AUSTRALIA:
  • l'acqua dagli scarichi scende per moto circolare antiorario (incredibile funziona!);
  • la gente tiene tavole da surf in salotto;
  • si bevono settanta tipi diversi di caffe' (long, flat white, short strong, capuccino, milk spot, sovoy's special...) e non sono neanche orribili, ma sole 3 birre (coopers, virginia bitter e forster);
  • si fanno conversazioni che sembrano partite di briscola a motti: puoi partire con heeeimeiit (fante di spade va sempre bene) oppure qualcosa che finisca con uing tipo: man,haaiuddoing (cavallo di bastoni, buono ma potrebbe allungare troppo la conversazione), il carico per eccellenza e' raidon (lo ficcano dappertuttto, fai sempre bella figura) ma se vuoi evitare problemi usa l'asso di denari il mitico nauorri. Non e' raro assistere a qualcosa del genere in negozio:

hey mate, are you doing...?

fine man (e gli da' acquisto e soldi)

right all her's the change (e gli da' il resto)

no worries see ya

  • ci sono tre canali alla tv ed uno e' etnico
  • la spiaggia e' sempre piena anche se e' un giorno lavorativo ed inverno
  • tutti fanno il bagno anche se nuotano con foche e pinguini
  • i veri surfisti fanno piu' a lungo il bagno, anche piu' di foche e pinguini (sono stato per un giorno vero surfista, quando ho visto che gli altri surfisti mi usavano come tavola ho capito che era meglio uscire dall'acqua)
  • ho visto una mamma insegnare al parco a passare la palla da rugby al figlio (commozione)
  • le palestre aprono alle 5 di mattina(io invece dormo fino alle 11) e tutti fanno qualche sport, ho visto joggers con bambini che piangevano disperati sul passeggino che continuavano a correre come niente fosse
  • i bambini appena camminano sanno fare almeno un backwords flip con lo skateboards
  • per le ragazze vanno di moda gli stivali, meglio se con il pelo tipo moonboot (francamente lo stivale non e' male...)
  • i ragazzi devono avere molto gel in testa specie a bondi

E se vi domandate ma cosa ci fa' axel qua'? io vi dico: le stesse cose che fa a Fontane, adesso la Margherita e' in cerca di un paio di stivali, surf a duna verde lo ha gia' fatto quindi...

ragazzi ora vado a prendere la macchina poi passo a prendere Axel e Marghe e si va verso il deserto direzione Broken HIll, faremo questi 3400 km in pochi giorni, avevo bisogno di un po' di certezze prima di perdermi in macchina per sydney (se sono fortunato) oppure con i miei amicici nell'outback

baCioni